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Una vecchia bicicletta appoggiata a un muro di pietra, una gerla posata sull'erba, un sentiero che si perde in un bosco, donne dai volti antichi sedute sulla soglia di casa, un bambino che guarda con meraviglia la vetrina di una pasticceria. Sono solo alcuni frammenti che, riemergendo dall'inesauribile archivio di Giuliana Airoldi, ci restituiscono con freschezza un mondo ormai quasi scomparso: quello della Valsesia dei primi anni settanta. Le immagini sono accompagnate da commenti e poesie a cura di Federica Francoli.